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Analisi delle classi latenti di variabili psicosociali
Modelli, Metodi, Applicazioni.
Il volume affronta uno dei principali sviluppi dell’approccio log-lineare all’elaborazione di tavole di contingenza: l’analisi delle classi latenti (Latent Class Analysis – LCA). I modelli della LCA trovano applicazione nello studio di variabili categoriche al fine di individuare possibili fattori non manifesti caratteristici delle relazioni tra tali variabili. Oltre al modello di base con una variabile latente, il volume tratta il caso di due e più variabili latenti. Nell’ambito di questo argomento sono presentati i temi della verifica della validità dei modelli, della stima e della standardizzazione dei parametri. Vengono affrontati inoltre la scelta dei modelli e l’approccio esplorativo/confermativo alla LCA. Sono prese in considerazione alcune estensioni particolarmente rilevanti del modello di base, utili in varie applicazioni: i modelli causali e quelli longitudinali, i metodi per il confronto intergruppi delle strutture latenti, la relazione tra LCA e latent trait analysis.
I test di personalità. Inventari e questionari
Introduzione
1. Lineamenti di metodologia
Parte prima: Test multidimensionali
2. Il “Minnesota Multiphasic Personality Inventory-2(MMPI-2)
3. L’”Eysenck Personality Questionnaire”(EPQ)
4. Il “Cognitive Behavioural Assessment”(CBA 2.0)
5. Il “16 Personality Factor Test”(16PF-C)
6. Il “Il Big Five Questionnaire”(BFQ)
7. L’”L’Adjective Check List”(ACL)
8. Il “Million Clinical Multiaxial Inventory-III”(MCMI-III)
Parte seconda: La misurazione di dimensioni specifiche
9. Ansia
10. Assertività
11. Ossessioni e compulsioni
12. Depressione
13. Dolore
14. Malattie e salute
15. Risorse psicologiche e gestione dello stress
Riferimenti bibliografici
Disimpegno morale
Come facciamo del male continuando a vivere bene.
Come si possono compiere atti crudeli e inumani, eppure continuare a vivere in pace con se stessi? Cosa permette a una persona di comportarsi contro le regole morali e non rimanere schiacciata dai sensi di colpa?
Partendo da alcune delle grandi questioni morali del nostro tempo – che coinvolgono il mondo dello spettacolo, il commercio di armi, il sistema finanziario, l’industria del tabacco – e arrivando fino al terrorismo, Bandura rivoluziona il modo di interpretare il comportamento umano, dandoci una chiave di lettura inedita della nostra società.
Prevenire lo stress lavoro-correlato
Come diventare manager positivi.
Un testo innovativo per chi vuole essere davvero un manager positivo, uno strumento fondamentale per coach e consulenti. “Un volume indispensabile per tutti coloro che, per il ruolo strategico che rivestono, desiderano proteggere e supportare la loro organizzazione” (People Management, July 2011)
La formazione degli adulti come autobiografia
Il percorso di un educatore tra esperienza e idee.
Knowles, autore molto noto negli Stati Uniti e pioniere dell’educazione degli adulti, racconta in questo libro la storia della sua lunga carriera, vissuta sullo sfondo di cinquant’anni di rapida evoluzione in questo settore. Knowles descrive i casi che hanno accompagnato una scelta professionale inizialmente inconsapevole, rivelatasi poi altamente gratificante; evidenzia le forze formatrici che hanno forgiato una carriera esemplare portando alla costruzione dell’andragogia, una “teoria-prassi” educativa, sintonizzata su bisogni e interessi di apprendimento propri degli adulti, qualche volta in aperto contrasto con i sistemi educativi tradizionali. Descrivendo i suoi sforzi per migliorarsi come autore e come insegnante, Knowles mostra l’origine biografica delle sue proposte innovative nel campo dell’educazione. Offre consigli pratici su alcune sfide che tipicamente si presentano ai formatori. Descrive soluzioni creative di problemi specifici, come la motivazione intrinseca all’apprendimento, la formazione degli educatori di domani, l’innovazione istituzionale. Ma soprattutto, Knowles riesce a trasmettere la passione, l’impegno, la sensibilità che caratterizzano il suo modo di vivere questa professione, uniti a una grande fiducia nelle possibilità di crescita dell’adulto e nella condivisione delle esperienze.
La teoria dell’apprendimento trasformativo
Imparare a pensare come un adulto.
Nel 1978 Jack Mezirow introdusse nel dibattito internazionale sull’educazione degli adulti l’espressione “apprendimento trasformativo”. Da allora, la sua proposta metodologica ha goduto di grande fortuna, generando interesse nel mondo dell’insegnamento, dell’educazione, della formazione e della cura.
Secondo le linee dell’apprendimento trasformativo, un adulto può davvero cambiare se nella propria vita e nella propria storia di formazione si imbatte in un “dilemma disorientante”, un problema per il quale le sue esperienze e conoscenze pregresse non forniscono soluzioni. A partire dagli effetti di questo dilemma si inaugura nel processo formativo una fase di riflessione, di messa in discussione, di nuova consapevolezza e di cambiamento che coinvolge quelle che Mezirow chiama le “prospettive di significato”, schemi di riferimento personali entro i quali sono assimilate e trasformate le nuove esperienze.
Questo libro offre al lettore italiano la possibilità di approfondire il pensiero di Mezirow degli ultimi venticinque anni, un pensiero che continua a ispirare il lavoro sul campo di educatori, formatori e ricercatori in tutto il mondo.
Homo consumens
Lo sciame inquieto dei consumatori e la miseria degli esclusi.
Nella società dei consumi della modernità liquida, lo sciame tende a sostuire il gruppo. Lo sciame non ha leader né gerarchie perché il consumo è un’attività solitaria, anche quando avviene in compagnia. La società dei consumatori aspira alla gratificazione dei desideri più di qualsiasi altra società del passato ma, paradossalmente, tale gratificazione deve rimanere una promessa e i bisogni non devono aver fine, perché la piena soddisfazione sfocerebbe nella stagnazione economica. Il contraltare dell’homo consumens è l’homo sacer, il povero che, per carenza di risorse, è stato estromesso dal gioco in quanto consumatore difettoso o «avariato». La miseria degli esclusi non è più considerata un’ingiustizia da sanare, ma il risultato di una colpa individuale: così, le prigioni si sostituiscono alle istituzioni del welfare. Il contributo che Bauman ci offre, a partire da questa analisi critica, è quello di riproporre il tema dell’agire morale: un agire intrinsecamente libero, e quindi sempre a rischio di venir meno, ma che pure costituisce una caratteristica originaria dell’essere umano, alla base della sua socialità e, in ultima istanza, della sua sopravvivenza come specie.
Controcanto
Donne latinoamericane tra violenza e riconoscimento.
Violenza e riconoscimento di sé convivono nei percorsi di chi cerca di ridefinire e realizzare i propri progetti di vita attraversando molti confini, quali l’innamoramento, la migrazione, la maternità, il lavoro, il matrimonio. Le biografie di trentasei donne, giunte in Veneto dal Centro e Sud America, talvolta sposate con italiani, mettono in luce esperienze di estraniazione, violenza, disamoramenti, ma anche capacità di fronteggiarle rovesciando discriminazioni e stereotipi. Come in un controcanto, anche da storie di violenza emergono tentativi di mantenere e costruire orizzonti di vita sereni attraverso conflitti, ricomposizioni e talvolta destabilizzazioni delle asimmetrie di genere.